Le poesie che giungono a me sono involontarie come
involontaria è la mia esistenza…
Biografia
Vivo a Casole Bruzio, un piccolo centro vicino Cosenza e sono nata nel 1968. Scrivo poesie e racconti e mi piace dipingere le mie poesie per dar loro altre possibilità di essere “viste”. “La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto” (F. Pessoa). La poesia diventa visiva e mail-art. Ogni tanto la invio per il mondo. Mi piace la musica jazz e la contaminazione dei linguaggi.
Ho pubblicato i seguenti saggi: Gli agiotoponimi nel territorio feudale della Certosa attraverso la Platea in San Bruno e la Certosa di Calabria, Rubbettino 1995; La Platea del Monastero dei SS. Stefano e Brunone Edizioni Orizzonti Meridionali 1996. Ho partecipato a numerose mostre e molte mie poesie sono in antologie letterarie di poeti contemporanei. Collaboro con artisti occupandomi di arte visiva, poesia, musica e teatro. La svolta in direzione della visual art è nata dal bisogno di comunicare e coniugare le mie molteplici esperienze. Ho cercato, nella contaminazione fra musica, poesia e pittura, strade non consuete affinché più occhi possibili potessero giungere ai miei versi. Se nella poesia ci si può riconoscere e sentire palpitare la propria esistenza, negli occhi che leggono e che guardano si rispecchia la comunione con gli altri che conferma il nostro essere al mondo e nel mondo.
Una raccolta delle mie poesie è stata pubblicata nel libro Rendez Vous oltre la riga, edito da Falco Editore, Cosenza maggio 2015.
Ho pubblicato per DodoDada JamSession Cinquanta sfumature di grigio in collaborazione con altri artisti, giugno 2015 e Contaminarsi, una raccolta di poesie e dipinti insieme all’artista Antonio Conte (Eretica Edizioni, marzo 2017).
Pinocchio Innamorato è la mia seconda silloge contenuta in un libro a cura di Fiorenzo Mascagna per Studi di Forma Libri, Viterbo Luglio 2015, mentre Anima e Carne è la mia ultima antologia di poesie pubblicata da Il Filorosso editore, maggio 2017.
Una tantum
Non prendermi alla lettera.
Ricordati che sono un poeta.
Noi poeti sappiamo
ricamare le parole.
Il fiato diventa un vento
un fuoco il lumicino.
E non curarti del tormento
mangerò dieci anni di versi
lo benedirò per altri a venire.
E anche se non ti arrenderai
alle mie parole d’amore
e te ne andrai prima
ancora di arrivare
prossimo ma mai preciso
io ti amerò
gonfia di stupore
amerò l’immagine che
serbo di te
quale dono inatteso.
Ricorda che sono un poeta.
Non mi occorre possederti
poiché è l’arte il mio solo
e autentico possesso.
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